Monumenti e Sculture di San Benedetto del Tronto
Il saluto di Ubu
L'opera in bronzo realizzata da Enrico Baj si richiama ad un lavoro teatrale di Slfred Jarry, fondatore della Patafisica.
Ubu è un personaggio di fantasia che con estrema allegria dà un colorato benvenuto a tutti.
E' molto amato dai bambini nonché dai loro genitori.
DOVE: Corso Moretti - Largo Pietro Micca
Vale & Tino
Inaugurata il giorno di San Valentino, la straordinaria scultura fu posizionata in Piazza C. Battisti (ora spostata all'interno della Palazzina Azzurra).
… e la pietra gridò
L'opera di Marcello Sgattoni è dedicata al Gen Carlo Alberto Dalla Chiesa.
DOVE: Viale Bruno Buozzi, 14 - Palazzina Azzurra
Allegro
Un grande occhio che sbuca dall'intrico della struttura, una stella che splende sul lato opposto, un buffo pesciolino e, soprattutto, una grande, sinuosa, impudente lingua che sale fino alla sommità dell'opera.
E' “Allegro” di Ugo Nespolo (artista torinese) ed è collocato all'interno della fontana.
L'opera fu inaugurata nell'agosto del 1999.
DOVE: Viale Secondo Moretti - Fontana
I bambini della guerra
In piazza Bambini del Mondo, su cui si affaccia il Municipio, anzi proprio su una parete del Palazzo comunale, colpisce l'attenzione una scultura di Ugo Nespolo intitolata “I bambini della guerra”.
Un disco di bronzo che raffigura con molti l'uso di molti colori, un bambino e una bambina. Dietro di loro, un sole che sorge.
L'opera è la riproduzione di una medaglia d'argento che Ugo Nespolo ideò per Luciano Pavarotti per ''Pavarotti & friends'' del 1999.
DOVE: Viale Alcide de Gasperi - Municipio
I monumenti ai caduti per la libertà
Dedicati a coloro che hanno sacrificato la vita per l'Italia durante la Resistenza.
Opere di Marcello Sgattoni, realizzate in epoche differenti.
La prima: un blocco di travertino grezzo su cui è incisa la frase "Ai caduti per la libertà" da cui si dipartono diverse catene che legano al suolo colombi nell'atto di spiccare il volo.
La seconda, di più recente installazione, rappresenta l'albero della vita con un volto di madre a cui si aggrappano, succhiando linfa vitale dai seni, tanti piccoli bimbi. Sotto, la frase "Il sacrificio dei martiri disseta i popoli".
DOVE: Viale Secondo Moretti
I sognatori
L'opera di Paolo Annibali simboleggia la vita che rinasce anche quando sembra che non ci sia più. La potete ammirare, nonché toccare, in Piazza Matteotti.
DOVE: Piazza Matteotti
Il mare, il ritorno
Un racconto corale della città e dei suoi cittadini in forma di scultura (bronzo).
Le statue raffigurano diversi momenti della faticosa vita dei marinai, eternamente divisi tra la necessità di andare in mare e i legami affettivi con la famiglia. Angoscia e speranza. Attesa e ritorno.
Di Paolo Annibali.
Le trovate al porto: tra il mercato ittico al minuto e il mare.
DOVE: Via Banchina Di Riva Nord – Banchina Malfizia
Il Monumento a Salvo D'acquisto
L'omaggio della città all'eroico Vicebrigadiere dei Carabinieri, protagonista degli avvenimenti del 23 settembre 1943.
In seguito ad un esplosione, incidentale, due soldati tedeschi morirono e due rimasero feriti.
Le forze armate tedesche SS rastrellano per vendetta 23 persone tra cui il Vicebrigadiere Salvo d'Acquisto. Tutti innocenti.
Poco prima dell'esecuzione d'Acquisto si consegnò spontaneamente per liberare gli altri 22 prigionieri. Fu fucilato. Non aveva neanche 23 anni.
Scultura in bronzo, alta 8,5 metri collocata su un basamento di marmo. Inaugurata nel 1996.
Di Francesco Lucidi, scultore sanbenedettese.
DOVE: Porto d'Ascoli - rotonda
Monumento ai caduti
Il monumento dei caduti è un'opera in bronzo di Mario Cataldi e fu inaugurata il 14 agosto 1921.
Simboleggia la lotta di tutto un popolo.
DOVE: Viale Secondo Moretti
Il monumento al gabbiano Jonathan
Opera realizzata da Di Mario Lupo nel 1986. E' un omaggio al libro di Richard Bach “Il gabbiano Jonathan Livingston”.
L'opera, proiettata per 10 metri verso l'azzurro del mare e del cielo, racchiude in un cerchio azzurro la vita dei gabbiani e delle acque.
E' il simbolo della volontà e della tenacia della gente di mare. Abituata ad affrontare silenziosamente ostacoli e difficoltà per raggiungere sempre nuove mete.
Lo troverete durante il cammino passeggiando lungo il molo sud, ribattezzato appunto ''The Jonathan's way''.
DOVE: Viale Tamerici – Molo sud
Il monumento al Pescatore
Uno dei momenti più difficile per i pescatori è quando incontrano in mare nebbia e tempesta.
La statua ne raffigura uno: cappuccio e impermeabile per proteggersi dalla pioggia, rete al braccio, e nella mano una tromba che porta alla bocca come richiamo all'attenzione e al coraggio.
DOVE: Viale Tamerici
Il monumento dell'emigrante
Collocato in piazza Bambini del Mondo. Basso rilevo che raffigura i mestieri e le mani, mani che si cercano e si stringono in segno di pace e amicizia.
Di Gianni Contri, inaugurata nel 1999.
DOVE: Viale Alcide de Gasperi – Municipio
L'elefantino tra le palme
Monumento vivo e vissuto che conferisce al centro città allegria e giovialità. I bambini, soprattutto in estate, amano salirci sopra, toccargli la proboscide e, perché no?, scattarsi una foto,
Realizzata da Salvo, al secolo Salvatore Mangione, in bronzo d'orato.
“Ci vediamo davanti all'elefantino!” come sogliono dire i sanbenedettesi per darsi appuntamento.
DOVE: Via Monte Bello.
La famiglia del pescatore
Opera in bronzo che raffigura un padre che sostiene sua moglie e suo figlio.
Un doveroso omaggio alla tenacia dei pescatori, alla forza fisica e morale di una categoria che ha fatto la storia e anche la fortuna di questa città.
Dello scultore offidano Aldo Sergiacomi. Potete ammirarla di fronte al municipio.
DOVE: Viale Alcide de Gasperi – Municipio
La Farfalla
Scultura in ferro di Giuseppe Marinucci. E' alta 2 m, lunga 1,35 m e larga 2,23 m; è dotata di un sistema che la fa ruotare su se stessa ed è realizzata assemblando pezzi metallici di varia provenienza.
Si trova all'interno del giardino della Palazzina Azzurra.
DOVE: Viale Bruno Buozzi, 14 - Palazzina Azzurra
La Retara
Opera in bronzo dello scultore Aldo Sergiacomi.
E' colei che realizza e ripara la rete del pescatore. Tipica figura femminile delle città di San Benedetto del Tronto, dal carattere tenace e abile nel mestiere.
Sul basamento di marmo potete leggere una estratto della poesia di Giovanni Vespasiani
Appene l'alba schiare le culline
la prima a sturnellà je' la retare,
rrémpie de spaghe la lenguetta fine
e annòde tante maje pe' 'lla mmare. DOVE: Viale Secondo Moretti
La sibilla
Realizzata nel 1978 dallo scultore Giuseppe Marinucci.
Come per la Farfalla, la sibilla è stata realizzata assemblando materiali ferrosi di recupero.
E' alta quasi due metri e rappresenta la mitica figura della Sibilla che tanto ha arricchito di leggende i monti del Piceno, i Sibillini.
DOVE. Viale Alcide de Gasperi
La Vela
Una vela stilizzata in travertino ascolano, opera dello scultore albanese Ghenti.
La trovate al molo sud del porto di San Benedetto.
DOVE: Viale Tamerici – Molo sud
Lavorare, lavorare. Preferisco il rumore del mare.
Opera di Ugo Nespolo che si trova all'inizio del lungomare.
Acciaio colorato, altezza 7 metri circa.
Omaggio e parafrasi dei celebri versi del poeta Dino Campana:
Fabbricare fabbricare fabbricare,
preferisco il rumore del mare…DOVE: Viale Trento - inizio lungomare
No cluster Bombs
Opera dell'artista Carlo Gentili che ha dipinto e decorato la rotatoria a nord dello stadio Ballarin. Vuol denunciare la proliferazione dei terribili ordigni che hanno come vittime prevalenti i bambini.
DOVE: Via Francesco Morosini – Rotonda
Principe
Omaggio all'età dell'innocenza: l'infanzia.
La purezza, raffigurata dalla figura di un bambino, ha solo un lieve contatto con la corruzione, un serpente attorcigliato che fa da basamento alla stessa statua.
Scultura realizzata in mosaico policromo e fusione in bronzo.
DOVE: Viale Secondo Moretti – traversa
Scultura viva
Dal 1997, ogni anno a giugno, san benedetto ospita giovani artisti che scolpiscono e modellano i massi, gli scogli, che compongono il molo sud.
La classica passeggiata al molo si è trasformata in una galleria d'arte a cielo aperto.
DOVE: Viale Tamerici – Molo sud
To see through is not to see into
“Guardare attraverso non è come guardare dentro”. Un umanoide con una finestra aperta sul proprio cuore e con in mano un ramo di foglie che rappresentano la vita.
Lasciatevi trasportare dalle suggestioni e trovare il vostro profondo e intimo significato.
Inaugurata nel 1998. Dell'artista americano Mark Kostabi.
DOVE: Viale Secondo Moretti
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